I saggi di Israele,chiamano la Matzà ,"Mechla Dmhimnota" - il mangiare della fede, e lo spiegano secondo il detto :"che il bambino, non sa pronunciare mamma e papà ,fino a che assaggia il sapore del grano" (trattato di Sanhedrin) e questo stesso discorso,viene applicato all'Esodo dall Egitto degli Ebrei,che soltanto dopo aver mangiato la prima Matzà a Pesach gli è penetrata la fede e sapevano chiamare 'Padre' al loro Padre in cielo.
E spiegato più ampiamente nella Chasidut, che la sapienza del bambino nel chiamare suo padre papà è solo una prima relazione, senza una comprensione intellettuale raggiunta la sua mente, e in ogni caso, con questa comprensione ha un forte attaccamento all' anima di suo padre fino al punto che è legato alla sua anima. E la stessa cosa e col mangiare la matzà ,che tramite essa noi nutriamo la fede fondamentale in D-o, fino a al punto che l attaccamento a HaShem e forte in tutta la nostra anima anche quando non riusciamo a realizzare questa comprensione. Questa convinzione, che non include l'arroganza e l'esaltazione dell'uomo stesso (visto che annulla la sua mente), ma la Achnah, la sottomissione e l'umiltà - si esprime specificamente nella matzà, che non ha le onde di pasta e non si lievita come il chametz.
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